|
MEGLIO DIRSELO (Rizzoli 2010) |
Scritto da Carla Menaldo
|
Lunedì 03 Maggio 2010 09:40 |
Recensione al libro di Daria Colombo
MEGLIO DIRSELO
Cominciamo dal centro.
«Io però credo che sia meglio dirselo» dice piano Lara, commossa, senza riuscire a guardare suo padre negli occhi.
«Cosa?»
«Che ci si vuole bene»
È da questo centro che si spiega tutto il romanzo, è questa la chiave interpretativa che spalanca tutte le stanze della vita di Lara. E il lettore si trova improvvisamente tra le pieghe di quella famiglia, una sorta di voce fuori campo, un terzo figlio che osserva, ascolta, vive.
|
Leggi tutto...
|
|
Scritto da Carla Menaldo
|
Giovedì 22 Aprile 2010 09:18 |
- Orlando, siediti qui. Qui, Orlando, da bravo.
Conosceva molte persone ormai. Alcune di loro passavano più volte al giorno e se erano con qualcuno parlavano di cose, e lui sapeva tanti pezzi di quelle cose, tanti pezzi che univa e alla fine le conosceva quelle persone. Sapeva a che ora andavano in palestra, quanti figli avevano, a volte dove abitavano, almeno la zona. Sapeva se avevano l’amante. E sapeva di quello che passava verso l’una in vestito grigio con la moglie sottobraccio per andare a pranzo, e poi ripassava la sera con la camicia aderente, un foulard al collo bene annodato, un paio di pantaloni chiari agganciato a un ragazzo di una decina d’anni di meno.
|
Leggi tutto...
|
Scritto da Carla Menaldo
|
Giovedì 08 Aprile 2010 10:29 |
Stesa sul letto guardava fuori dalla finestra chiusa con gli occhi chiusi, ma si vedevano le colline infondo, come un quadro fisso solo che sapeva che erano vive. A volte l'unica vita possibile.
Amelia allungava le mani a prendere l'aria che aveva sempre una strana fisica consistenza ogni volta, dopo. Se n'era andata da mezz'ora, infilato la gonna grigia sotto il ginocchio, la tracolla buttata sopra la camicia trasparente, la giacca no, faceva troppo caldo. Pensava a come si dissolveva dalla stanza come se non avesse corpo, a come invece non poteva fare a meno di sentire ancora quella carne morbida, bianca, a come le sue mani entravano dentro piano, a come si muoveva sopra di lei fino a sprofondare la testa tra i seni, poi fino al collo.
|
Leggi tutto...
|
LA MATERIA CHE SUGGESTIONA |
Scritto da Carla Menaldo, Mattino di Padova - 16-03-2010
|
Lunedì 15 Marzo 2010 10:44 |
Dalla scultura alla pittura fino alla fiber art nel cuore di Padova
Galleria Rinascente - Padova, fino al 17 aprile
Hanno i colori e le forme dell’Africa le tele di metalli e fibre che scendono dal soffitto e le sculture di tessuto, di curve e nodi rimandano a un “futuro antico”, radicato nell’arte primitiva nei materiali e nelle sfumature, e insieme imbevuto delle avanguardie francesi e tedesche che hanno rivoluzionato l’espressione artistica contemporanea. Un’arte capace di riciclare materiali di scarto, che usa poliestere e fibre ottiche e fa nascere bellezza da ciò che di solito si butta via, attraverso la potenza assoluta della luce, che diventa chiave interpretativa e significante.
|
Leggi tutto...
|
|
|
|
<< Inizio < Prec. 1 2 3 4 Succ. > Fine >>
|
Pagina 3 di 4 |