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Incontri a Venezia fra libri e passioni
Scritto da Anna Renda - Il Gazzettino   
Mercoledì 18 Febbraio 2009 00:00

Libri e passioni: è l'accoppiata con cui la casa editrice veneziana si presenta, a partire da domani, alla seconda edizione del festival del lusso "Passion yachts & emotions", che si svolgerà da giovedì a domenica al Molino Stucky Hilton. Ogni giorno, alle 16, si svolgerà un incontro letterario, con al centro alcuni dei titoli appena pubblicati dall'editore. Si parte con la padovana Carla Menaldo, autrice di "Canna da zucchero", di cui scriviamo sotto. Insieme a lei Saveria Chemotti e Luca De Fusco.

Venerdì 20 febbraio Giuliano da Empoli e Angelo Mellone, presenteranno il libro "Obama, la politica nell'era di Facebook", che ricostruisce l'ascesa del neo presidente americano ed elabora la tesi secondo cui Barack è il primo esponente politico della new economy.

Il giorno dopo il critico letterario Antonio D'Orrico parlerà e crescente successo di Gaetano Cappeli, autore del libro "La vedova, il Santo e il segreto del Paccherò estremo", dopo l'exploit della "Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico i mondo". Il suo ultimo libro è una travolgente e fantasiosa cavalcata nel mondo delle aste d'arte, fra truffe, capolavori misteriosi (una statua del Mantegna misconosciuta) e tanti letti, soprattutto vedo li...

Domenica 22 infine il pomeriggio è dedicato alle "Mode". 1 parleranno Maria Luisa Frisa insiema a Paola Colaiaocomo, Claud Marenco Mores e Alessandra Vaccari.

Se è vero che gli uomini amano con il sesso e le donne col cuore, la protagonista di questo romanzo non è una donna come le altre. C'è in lei qualcosa di mascolino che affascina e inquieta. Lo si avverte fin dalle prime pagine. Rosa è affamata di piacere e spenderà tutta la sua vita in questa ricerca di voluttà passando da un uomo all'altro, mai sazia di sensazioni fisiche che inseguirà ovunque nel mondo con cinica determinazione.

Comincia però con un amore lesbico "Canna da zucchero" (Marsilio, € 15), primo romanzo della padovana Carla Menaldo, già autrice di una raccolta di racconti e di un testo teatrale. La storia di Rosa, raccontata in prima persona, parte con una scena tratta dalla quotidianità: Rosa, una ragazza come tante altre, indecisa davanti all'armadio se indossare il vestitino blu o i jeans con la maglietta attillata. Parte in sordina dunque, ma una ventina di righe più in là, a sorpresa spara addosso al lettore un rapporto sentimental-carnale tra la giovane studentessa e una audace cinquantenne, professoressa all'Università di Padova. La relazione tra le due donne dura oltre un anno poi s'interrompe, bruscamente come si era affacciata. Rosa scappa da quella storia che le ita stretta e presa da un urgen-e bisogno di normalità si sposa. Ma neanche il matrimonio a fermerà, dopo il marito verrà l'amante e dopo di lui altri ìomini ancora.

Inutile cercare in questo ro-nanzo una trama intesa in senio classico perché non è una ricenda quella che la giovane scrittrice intende raccontare, ma un personaggio che demolisce l'immagine canonica della donna e ne incarna un'altra decisamente trasgressiva, ricalcata sul modello del maschio cacciatore, egoista e superficiale. Solo una provocazione o un nuovo modo femminile di intendere l'amore e il sesso che candida Carla Menaldo per Nuovi Sentimenti? Nel libro l'autrice cita con riverenza i padri della letteratura e del giornalismo veneto, Buzzati, Piovene, Comis-so, Parise, ma cosa ne pensi lei dei cosiddetti scrittori "del nordest" lo fa dire a Rosa che, letto un "romanzetto" di uno di loro, lo bolla come "orribile". È il disprezzo di chi compra? Difficile dire. D'altronde in tutto il libro, il rifiuto di ruoli acquisiti sembra essere una costante, la chiave che consente alla protagonista di uscire e rientrare in nuovi rapporti apparentemente diversi tra loro ma sempre uguali.

L'intero racconto si regge in bilico, nel tentativo di Rosa di costruirsi una vita normale fondandola sulla provvisorietà, un castello di carte destinato sempre a crollare. E in questa continua ricerca di piacere dei sensi in rapporti e sensazioni nuove, gli uomini a cui resterà idealmente più legata la protagonista, saranno quelli più femminili, in qualche modo complementari alla sua latente mascolinità. Soltanto la vecchiaia metterà fine a questo svolazzare di fiore in fiore, ma anche così l'impenitente Rosa troverà il modo per amare, ancora una volta, solo e sempre se stessa "fino in fondo".

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